Sembrava uggiosa e prometteva pioggia questa mattinata , appena uscito ho percepito una temperatura piacevole e subito le nuvole si sono alzate. Tutto si è trasformato in una luce chiara. Le foglie sono a terra a creare variazioni infinite su di una sola variabile tonalità.
Scendo in paese. Mancano sale grosso e aglio. Mezz’ora di camminata per recuperarli. Guardo alberi, sento il torrente carico di acqua. Licheni si innestano su cuscini di muschio, appoggiati e leggeri, tra poco voleranno. Aspetto. Invece restano fermi.
Di fianco l’intrico dei rami comunque nasconde sempre passaggi, crea disegni. Illude barriere. Accende distanze impossibili da colmare. Eppure è tutto lì. Appena varcato un ramo. Chiediamo sempre qualcosa a quello che vediamo.
Una foglia è una stella. L’accarezza la luce. L’umido la coglie.
Il sentiero si allarga, procede. Lo sguardo stupisce. Il paese è vicino. Bisognava passarci per quel sentiero quest’oggi.
Per fortuna l’aglio e il sale grosso c’erano negli scaffali della bottega. Ripongo tutto nello zaino.
Adesso posso tornare.
Farò un altro percorso.
Sono sei mesi che sono qua in montagna. Sto sempre capendo di più la necessità e l’essenzialità, che sono diventate le parole d’ordine. Ci sono cose che vanno fatte, che sono importanti, primarie: accendere il fuoco sennò la casa si fredda ad esempio. Da lì parte la giornata.
Poi continuo a preparare video. Con lentezza. Scrivo ogni tanto qualche lettera, lascio anche io segni che vorrei leggeri come le foglie del bosco.
Non posso che ringraziarvi in questo gennaio che da domani dicono nevicherà. Per i video che guardate, per le parole che ascoltate, per le foto a cui mettete un commento.
Nell’ultimo video “Di qua di là - esplorare con la fotografia” mi son lasciato prendere da tutta una questione sui confini. Sul bosco e la vastità dei nostri orizzonti. Sull’abbandonare o seguire la strada maestra. Lasciarla per poi ritornarci o scoprine una nuova. Sul fascino del perdersi. C’è sempre una varietà infinita. E c’è ricchezza e differenza. E quando riguardo le foto mi dicono, mi insegnano, che i confini non esistono. Tutto si interseca e convive.
Il video è qui ve lo lascio se lo volete vedere.
Nel borgo c’è stato un mercatino di Natale dove chi voleva poteva scambiare prodotti artigianali così ho fatto delle cartoline di queste zone, avete presente quelle un poco stile anni ‘60, con dei piccoli paesaggi delle mie passeggiate. Mi ha divertito molto e sono piaciute. Ho così stampato delle foto, formato cartolina appunto. Quanto è bello stampare. Mi sono così appassionato e ne stamperò altre.
Siete ormai tanti che frequentate il canale YouTube. Così tanti che mi hanno riconosciuto la possibilità di creare degli abbonamenti, di permettervi di ringraziarmi con delle piccole donazioni. Alcune ricorrenti, altre solo con una donazione unica, la famosa una tantum e poi basta. Per chi se la sentirà e ne avrà la possibilità lasciando questi piccoli contributi tramite abbonamento riceverà in esclusiva e con cadenza bisettimanale le foto delle passeggiate , un poco come quelle che avete appena visto.
Qui trovate il link per gli abbonamenti (solo guardando dal computer).
Vi lascio con i consigli di quello che ho incontrato di recente:
Il libro di cui leggo due pagine nel video è “Il bosco del confine” di Federica Monzon edizioni Aboca. Se ti interessa lo puoi acquistare da questo link e Amazon mi riconoscerà una piccolissima percentuale.
Il film che mi ha lasciato senza speranza e che presenta la inquietante felicità del presente in questi tristi tempi è “Il mondo dietro di te” di Sam Esmail. Per chi ha l’abbonamento a Netflix è qui.
Il brano musicale che mi ha accompagnato in un nebbioso viaggio notturno nell’ultimo tratto di strada sterrata in mezzo al bosco per raggiungere casa (santa radio3 che arriva indisturbata per tutto il tragitto) è “Ginkgo Biloba” di Aldo Molinelli, se volete ascoltare di più c’è tutta la suite di Lady Walton’s Garden.
Vi saluto e vi ringrazio di essere stati in compagnia fino a qui.
Vado a prepararmi con la Rolleiflex che domani dicono nevichi così preparo il nuovo video.
I più grandi auguri di un impegnato e presente 2024.
Alla prossima,
roberto