Notizie dalla montagna.
(potete vedere questa blogletter anche su Youtube)
Siamo sempre qui! Più felici ed entusiasti ad aspettare che arrivi il freddo vero per testare il termocamino e , se la troviamo in tempo utile, la stufa a legna.
Quest’estate per sfuggire alla calura ci siamo trasferiti in montagna. Ci siamo poi innamorati del posto e abbiamo deciso di restarci. Con estrema tranquillità ci siamo adeguati a questa nuova vita scoprendo un ritmo differente immersi nella natura e nel silenzio con un atteggiamento molto attivo.
Essenzialità.
Anche per quel che riguarda la fotografia e i rapporti umani. Questo inverno saremo 4 gruppi famigliari ad abitare questo piccolo borgo abbastanza isolato.
L’orto intanto cresce. Non sapete ancora niente perchè la mail di metà settembre non è mai stata completata, ma, durante l’estate il grande campo trasformato in orto da Lucio, Alexandra, Nari, Matteo, Federico e Lara è stata la più bella scoperta di questa nuova vita. All’inizio durante le loro assenze ci hanno chiesto di aiutarli bagnandolo e lì ci si è aperto un mondo. Cura, costanza, quotidianità, conoscenze, tecnica sono le sue caratteristiche. Esperienza. E quella sorta di gioiosa fatica dettata da una necessità cui dà seguito un soddisfacente e gustoso risultato.
E’ proprio vero che un posto lo devi conoscere, devi esserne toccato, innamorato, devi subirne il fascino, ma deve entrarti in maniera profonda, così da suscitare la tua curiosità, vuoi che faccia parte di te. Ho capito che solo quando raggiungi questo punto puoi fotografare il tuo soggetto. Ti devi un poco perdere in qualsiasi foto tu voglia scattare.
Ho scoperto la sensualità delle foglie di mais, la maestosità dei pomodori, ili tempo lento della cura e l’ho raccontato in un video che si intitola “Orto & foto” che potete vedere seguendo questo link.
Grazie alla frequentazione dell’orto ho imparato a conoscerlo un poco, a riconoscerlo. A vedere la sua crescita. E ad appassionarmi.
Abbiamo quindi chiesto di poter usufruire di una parte del campo e siamo partiti con l’orto d’inverno. Sono stati giorni intensi anche perchè eravamo in ritardo sui tempi della messa a terra delle piantine. Arare, zappare e poi piantare, pacciamare sono stata la soddisfazione più grande della mia vita. Ora tutto cresce e ogni giorno andare a verificare lo stato di salute e di crescita è fonte di gioia. Tra un mese c’è il rischio che cavolo, cavolo cappuccio, cavolo nero, carote, cavolfiore, bietole, spinaci siano gli ingredienti del nostro primo minestrone autoprodotto.
Il nostro modo di cercare i cambiamenti. Non è guardare quello che sta di fronte a noi, ma cercare quello che c’è di nuovo, per poter generare un cambiamento.
Così per il riscaldamento abbiamo fatto una scorta di legna che speriamo basti per tutto l’inverno. Oggi sono qui a scrivere sul grande tavolo e lei è alle mie spalle, ben coperta. Imparare ad accatastare è stato un grande impegno e l’idea di prepararsi al qualcosa che arriva e che non sai come si comporterà è stato uno stimolo molto forte. Mi sono reso conto che in città tutto è già protetto e programmato, sicuro. Incontrare il nuovo ogni giorno è un entusiasmo che cambia il senso del tempo.
La strada per raggiungere il paese è un percorso sterrato di 4 chilometri e mezzo e la bottega più vicina si raggiunge a piedi con un percorso in mezzo agli alberi di 25 minuti. Questo mi mette un entusiasmo e motiva le passeggiate che diventano non più un‘attività corollaria al nulla ma una necessità. Vi racconterò nel corso del tempo le scoperte e le sensazioni.
Radici nel bosco
Continua la serie delle passeggiate del vivere in montagna. In questo nuovo video in première venerdì alle 20,30 vi parlo di radici, di quelle che affiorano nel bosco.
Una lunga passeggiata che non è stata accompagnata dal sole che mi avrebbe permesso foto sono ben più brillanti e contrastate, ma ho fatto del mio meglio. Ci vogliono condizioni ottimali e tanta tanta pazienza.
Nel video racconto i miei ragionamenti mentre cammino scattando in bianco e nero. Addentrandomi tra faggi e abeti mi si sono presentate radici allo scoperto, radici che corrono che sono un percorso, delle autostrade, vie di comunicazioni solide e vitali. Ho passato una mattinata con loro raccogliendo un grande quantità di stimoli.
Se la legna è perfettamente accatastata fuori è anche per merito di Grazia e Umberto che hanno fatto generose donazioni per aiutare a sostenere la mia attività libera di creatore, offrendomi un poco di legna. Le foto che ho preparato per loro sono in stampa e arriveranno a giorni!
Grazie a Tipeee, la piattaforma di donazioni, potete sostenere il mio progetto che giorno dopo giorno cresce e prende forma: la documentazione di un anno qui nel piccolo borgo e la restituzione sotto forma di fotografie e video questa esperienza che desidero resti libera e aperta a tutti. L’idea è che chi vuole sostenere il progetto mi doni un poco di legna ed io in cambio invierò loro una piccola fotografia scattata in fine art.
Guardate i video che sono la forma migliore per sostenere questa idea.
Vi saluto,
un bacio da roberto